Sebbene sia considerato ‘il mestiere più vecchio del mondo’, un mestiere dove il soldo gira facile e si può guadagnare quello che si vuole, quello della prostituta non è certo un lavoro facile, e questo non si può non riconoscere; ci sono donne che ricorrono a questo mestiere perché hanno sulle spalle una vita difficile e sfortunata e necessitano costantemente denaro, giovani madri reduci da un matrimonio andato in rovina, studentesse che adorano avere in tasca sempre un bel gruzzoletto per potersi permettere un viaggio o un paio di scarpe alla moda, insomma si trova di tutto.
Quello che è certo è che se una donna decide di volersi prostituire perché, sia quale sia il motivo che la spinge a farlo, ha bisogno di soldi, il posto migliore per farlo è senza dubbio la metropoli, il grande centro abitato, la città; certo, perché è li che si sviluppano contatti, amicizie, ci si tuffa nel cosiddetto ‘tran tran quotidiano’, e questa frenetica vita rutinaria prevede ovviamente anche il sesso. Ma se una donna non ha la fortuna di vivere in città, e magari vive in un piccolo paese di periferia che probabilmente non offre neppure possibilità lavorative, come fa a sopravvivere? Esisteranno le condizioni minime necessarie a garantirsi degli introiti facendo la prostituta di periferia?
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